Faida – Ca’ de Rizzi
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Nome
Questo sentiero prende il nome dalla lupa che ha aiutato i due Biker Manutentori Lucabi e Wile59 a ritrovare e riaprire il sentiero. Anni fa era invece conosciuto da alcuni come “l’imbuto”.
Descrizione
Si parte dalla Faida, raggiungibile dalla carrabile che sale da Villa d’Adda alta, dal Crinale, oppure risalendo agevolmente un tratto della Faida Panoramica dopo essere scesi dal Tronchi o dal Guendalina Alto.
Arrivati in Faida, in corrispondenze delle prime (quelle più in alto) case in costruzione, prendere la discesa larga ed invitante sulla sx, vicino ad una sorta di altare in pietra. Si percorre quindi un bel tratto di mangia e bevi lungo il Sentiero di Papa Giovanni XXIII, fino ad una scalinata (attenzione!) che ci deposita sulla strada che arriva alla nuova RSA. attraversare la strada ed entrare nel bosco, ma attenzione a non proseguire lungo il JXXIII: appena entrati nel bosco, risalire a spinta per alcuni metri sulla dx. Una discesa molto ampi ci porta a costeggiare fino all’estremità un bel bosco di ciliegi: in corrispondenza di un curvone a dx e di una casetta diroccata entrare nel bosco sulla sx, attraversando un varco aperto in un muro di rovi. Qui inizia la parte più ripida della discesa (da cui il vecchio nome di Imbuto), da seguire fino a ritrovarci sulla stradina Odiago – Pontida in località Ca’ de Rizzi.
Condizioni
Questo sentiero è rimasto chiuso e in disuso per molti anni, solo verso la fine del 2017 due dei prodi Biker Manutentori del Canto (Wile59 e Lucabi) l’hanno riaperto. per ora è in ottime condizioni, ma sembra essere abbastanza soggetto alla caduta di piante. Non dovrebbero formarsi pozze di fango, ma il versante Nord del canto è sempre abbastanza umido e fatica ad asciugarsi.
Sentieri collegati
Faida panoramica (Le Pozze), Guendalina Alto
Parte del long trail Full Guendalina.
Difficoltà
Descrizione:
Larghezza:
Battistrada:
Pendenza media:
Pendenza massima:
Esposizione:
Presenza Ostacoli:
(Legenda Simboli delle Difficoltà)
Percorso il 02/06/18: attenzione a grossa pianta (a dire il vero sono due) caduta poco dopo l’inizio del sentiero stretto e ripido nel bosco (l’ex Imbuto). E’ superabile a piedi, ma la forte pendenza del sentiero rende il passaggio un po’ scomodo.